Segnali Nascosti del Vittimismo: Come Riconoscerli e Superarli

segnali nascosti del vittimismo

Segnali Nascosti del Vittimismo: Come Riconoscerli e Superarli

Hai mai sentito quel fastidioso brivido lungo la schiena quando ti rendi conto che la tua vita non sta andando come vorresti?

Ti sei mai chiesto perché continui a trovarti in situazioni che sembrano fuori dal tuo controllo?

Bene, la verità è che la tua vita è, in gran parte, il risultato delle scelte che hai fatto.

E la buona notizia è che puoi fare scelte diverse, INIZIANDO DA ORA.

Vittima o Creatore? Scegli Tu

Quando si parla di relazioni, attrazione e successo con l’altro sesso, vedo spesso persone che si lamentano senza mai mettere in discussione se stesse.

Queste persone puntano il dito contro il sesso opposto, si nascondono dietro pregiudizi e stereotipi, e si ritrovano bloccate in una spirale di infelicità.

…Mi dispiace per loro, ma mi dispiace ancora di più vedere quanto poco facciano per migliorare la loro situazione. 😓

Essi scelgono di essere spettatori passivi della loro vita invece di diventare attori protagonisti.

Ma cosa significa realmente essere una vittima?

Significa percepire sé stessi come impotenti di fronte alle circostanze, credere che il proprio destino sia fuori dal proprio controllo.

Al contrario, essere un creatore significa riconoscere che, pur non potendo controllare tutto ciò che accade, abbiamo il potere di decidere come reagire.

Possiamo scegliere di agire con determinazione e consapevolezza, assumendoci la responsabilità delle nostre scelte e delle conseguenze che ne derivano.

Il Vittimismo: Una Trappola Distruttiva

FARE LA VITTIMA È FACILE. Ti piangi addosso, incolpi gli altri per la tua situazione, e non fai nulla per cambiarla.

Sì, è comodo, ma ti rovina la vita. Quando fai la vittima, scarichi le responsabilità sul mondo esterno e ti metti in una posizione infantile e impotente.

…Perché?

Perché è più facile. Ti dà un sollievo momentaneo dalla sofferenza e ti solleva dal peso di dover affrontare i tuoi problemi.

Il vittimismo è una trappola mentale e comportamentale che porta a un ciclo di negatività e stallo. Ti isola dagli altri, riduce la tua capacità di risolvere problemi e ti priva della possibilità di crescere e migliorare.

Il sollievo temporaneo che ottieni lamentandoti e incolpando gli altri è illusorio e non ti avvicina alla soluzione dei tuoi problemi.

Sei Sicuro di Non Essere Intrappolato nel Vittimismo?

Raramente chi fa la vittima ammette di esserlo. Perché ammetterlo significherebbe assumersi una responsabilità.

Se ti trovi a negare con vigore il tuo vittimismo, fermati e riflettici un attimo:

Passi più tempo a lamentarti che a impegnarti verso un risultato?

Ogni volta che piangi su te stesso, STAI CEDENDO IL TUO POTERE. Se la tua giornata è piena di lamentele e recriminazioni, ma scarsa di azioni concrete per migliorare la tua situazione, è un segno chiaro di vittimismo.

Le lamentele possono diventare un’abitudine che consuma il tuo tempo e la tua energia, lasciandoti con una sensazione di impotenza e frustrazione.

Il lamentarsi continuo senza cercare soluzioni è il primo segno che stai abbracciando il vittimismo.

…È un modo per sfogare la frustrazione senza affrontare la radice del problema.
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⚠️ Dai la colpa agli altri per i tuoi problemi?

Quando attribuisci agli altri la colpa per le tue difficoltà, stai rinunciando alla tua responsabilità e, con essa, al tuo potere di cambiare le cose.

Quando ti trovi a incolpare il tuo capo, i tuoi colleghi, il tuo partner o il governo per le tue difficoltà, stai delegando il controllo della tua vita agli altri.

Questo atteggiamento ti impedisce di vedere le opportunità di cambiamento e crescita che sono nelle tue mani.

È come dire a te stesso che sei impotente e che non c’è nulla che puoi fare per migliorare la tua vita.

Queste catene mentali sono ancora più difficili da spezzare delle catene fisiche.
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⚠️ Ti succede di generalizzare e incolpare intere categorie di persone?

Quando inizi a incolpare “gli uomini”, “le donne”, “i ricchi”, “i poveri”, o qualsiasi altro gruppo, stai evitando di affrontare le questioni specifiche che ti riguardano.

 Generalizzare è un modo per evitare di prendere in considerazione le tue responsabilità individuali.

È una scappatoia che ti permette di non affrontare le sfide personali, trasferendo la colpa su un gruppo esterno e rimanendo bloccato nella tua zona di comfort.
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⚠️ Ti dici spesso “Tanto non posso farci nulla”?

Questa convinzione è una delle PIU’ DANNOSE. Se credi veramente di non avere il potere di cambiare le cose, ti precludi automaticamente qualsiasi possibilità di miglioramento.

Questo pensiero ti paralizza e ti mantiene in uno stato di immobilità e disperazione.

Accettare l’idea che non hai controllo ti fa abbandonare la speranza e ti impedisce di vedere le opportunità che potrebbero presentarsi.
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⚠️ Non Fare Nulla per Cambiare: La Passività che Distrugge

Restare immobili, aspettando che le cose cambino da sole, è uno degli atteggiamenti più distruttivi.

La passività ti rende un semplice spettatore della tua vita, incapace di influenzarne il corso. È come guardare un film in cui il finale è sempre lo stesso, e tu non puoi farci nulla.

Ogni volta che scegli di non agire, rafforzi il ciclo di vittimismo e rinunci al potere di trasformare la tua vita.
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⚠️ La Comodità Illusoria del Vittimismo

Il vittimismo può sembrare una via facile. Ti solleva temporaneamente dal peso della responsabilità e ti offre un sollievo momentaneo.

Ma questo sollievo è un’illusione. In realtà, stai sacrificando la tua libertà e il tuo potere di trasformare la tua vita. Ogni volta che scegli il vittimismo, stai scegliendo di rimanere imprigionato.

È una trappola che ti dà solo un falso senso di sicurezza mentre ti deruba del tuo potere personale.
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⚠️ La Metafora del Bambino Impotente

Chi si rifugia nel vittimismo adotta una mentalità infantile, simile a quella di un bambino che dipende completamente dagli altri.

Il bambino non ha il potere di cambiare la sua situazione e deve affidarsi agli adulti. Allo stesso modo, chi fa la vittima si percepisce come impotente, incapace di influenzare il proprio destino.

Questa mentalità infantile ti tiene bloccato in un ruolo passivo, impedendoti di crescere e prendere il controllo della tua vita.
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⚠️ Il Circolo Vizioso del Vittimismo

Il vittimismo crea un circolo vizioso: più ti lamenti e dai la colpa agli altri, più ti senti impotente.

Più ti senti impotente, più ti lamenti.

È un loop infinito che ti tiene intrappolato, impedendoti di vedere le possibilità di cambiamento.

Questo circolo vizioso rafforza la tua percezione di impotenza e ti allontana sempre più dalla possibilità di trasformare la tua vita in meglio.

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…Se hai risposto a una di queste domande, è il momento di fare un cambiamento.

Nessuno ti obbliga a smettere di fare la vittima, ma finché lo farai, non potrai creare la vita che desideri. La vittima è impotente per definizione, mentre il creatore riconosce il proprio potere e la propria responsabilità.

Assumersi la responsabilità della propria vita significa riconoscere che, anche se non possiamo controllare ogni evento, possiamo sempre controllare le nostre reazioni.

Questo ci dà la possibilità di trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Smettere di fare la vittima richiede coraggio e impegno, ma è un passo essenziale per vivere una vita piena e soddisfacente.

Non Lasciare che i Tuoi Limiti Decidano il Tuo Destino

Molte persone si sentono destinate al fallimento, specialmente nelle relazioni sentimentali, a causa di qualche loro limite percepito.

Si convincono che nessuno li vorrà perché:

  • Sono troppo brutto/a
  • Sono troppo timido/a
  • Non ho un buon lavoro
  • Sono troppo basso/a
  • Non sono atletico/a
  • Sono troppo grasso/a, quindi sono brutto/a
  • Sono troppo povero/a
  • Sono troppo Beta, o poco Alfa
  • Non so parlare con l’altro sesso
  • Non sono abbastanza intelligente
  • Non ho abbastanza esperienza nelle relazioni
  • Non sono interessante
  • Non sono abbastanza…
  • (inserisci il tuo limite preferito)

❌ Ma queste convinzioni sono ingannevoli e spesso auto-sabotanti.

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🚫 La Percezione dei Limiti

Quello che percepiamo come un limite, può essere profondamente influenzato da esperienze passate, credenze personali e influenze sociali.

Ad esempio, se da piccoli siamo stati criticati per il nostro aspetto fisico, potremmo crescere con l’idea che il nostro valore sia determinato da come appariamo.

Questa percezione può diventare una profezia che si autoavvera, influenzando negativamente la nostra autostima e il modo in cui ci relazioniamo con gli altri.
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🚫 La Varietà dei Fattori di Attrazione

Non tutti cerchiamo le stesse cose. I fattori che contribuiscono all’attrazione sono molteplici e vanno ben oltre l’aspetto fisico.

Qualità come l’intelligenza, l’umorismo, la gentilezza, la passione e la sicurezza in sé stessi sono altrettanto, se non più, importanti.

 Queste caratteristiche possono attrarre le persone in modo potente e duraturo.
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🚫 La Relatività dei Limiti

Inoltre, molti dei limiti che pensi di avere potrebbero non esistere affatto o essere meno gravi di quanto credi.

Spesso, il problema non è il limite in sé (realtà OGGETTIVA), ma come lo percepisci (realtà SOGGETTIVA) e come lasci che influenzi la tua vita.

Ad esempio, potresti pensare di essere troppo timido per fare nuove conoscenze, ma la timidezza può essere superata con pratica e consapevolezza.

Ci sono molte persone timide che riescono a costruire relazioni significative imparando a gestire la loro ansia sociale.
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🌟 Lavorare sui Propri Punti di Forza

Invece di concentrarti su ciò che ritieni essere i tuoi difetti, focalizzati sulle tue qualità e punti di forza.

Chiediti cosa puoi offrire in una relazione e come puoi valorizzare queste caratteristiche. Se sei una persona empatica, usa questa tua qualità per creare connessioni profonde.

Se sei una persona appassionata, lascia che la tua passione sia evidente e attraente per chi ti circonda.
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🌟 Esempi di Superamento dei Limiti Percepiti

Ci sono innumerevoli esempi di persone che hanno superato i loro limiti percepiti e hanno trovato il successo nelle relazioni e nella vita.

Pensiamo a Stephen Hawking, che nonostante la sua malattia debilitante, ha costruito una carriera brillante e ha avuto una vita personale soddisfacente.

Oppure a Temple Gradin, che nonostante l’autismo, è diventata una scienziata di successo e una fonte di ispirazione per molti.
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🌟 La Mentalità del Cambiamento

Adottare una mentalità di crescita è fondamentale per superare i limiti percepiti.

Invece di vedere i tuoi difetti come ostacoli insormontabili, considerali come opportunità per crescere e migliorare.

Questo approccio ti permetterà di sviluppare una resilienza che sarà utile in tutti gli aspetti della tua vita.

…per concludere…

Non lasciare che i tuoi limiti decidano il tuo destino. Ogni persona ha le proprie sfide, ma è come scegli di affrontarle che determina il tuo percorso.

Sii gentile con te stesso, riconosci il tuo valore intrinseco e lavora per migliorare ogni giorno. Le tue convinzioni possono cambiare, e con esse, il TUO DESTINO.

Ricorda, il tuo potere di creare una vita piena e soddisfacente è molto più grande di qualsiasi limite tu possa percepire.

Responsabilità: La Chiave del Potere

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Potere e responsabilità vanno di pari passo. Se non ti assumi la responsabilità di una situazione, non hai il potere di cambiarla.

Chi fa la vittima non capisce questo legame e si ritrova in una posizione di impotenza. Negare la propria responsabilità significa accettare una vita di passività.
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👉🏻 Il Legame tra Potere e Responsabilità

Il potere personale nasce dalla capacità di prendere decisioni consapevoli e responsabili.

Quando riconosci che hai il controllo delle tue azioni e delle tue reazioni, acquisisci la capacità di influenzare positivamente la tua vita. La responsabilità non è solo un obbligo, ma un’opportunità di esercitare il tuo potere e di costruire il tuo futuro.
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👉🏻 La Trappola dell’Impotenza

Chi fa la vittima spesso vede la responsabilità come un peso insopportabile.

Questo atteggiamento crea un circolo vizioso: più eviti di assumerti responsabilità, più ti senti impotente.

 E più ti senti impotente, più cerchi scuse per non prendere il controllo della tua vita. Questo circolo vizioso può portare a una stagnazione emotiva e a una mancanza di progresso.
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👉🏻 L’Importanza di Assumersi la Responsabilità

Prendere la responsabilità significa anche accettare il fatto che ci saranno ostacoli e difficoltà lungo la strada.

Significa affrontare le sfide con coraggio e determinazione, sapendo che ogni piccolo passo avanti è una conquista.

Questo atteggiamento ti permette di crescere, imparare e migliorare COSTANTEMENTE.
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👉🏻 Superare le Difficoltà con Coraggio e Determinazione

Ogni sfida è un’opportunità per dimostrare la tua resilienza e la tua capacità di adattamento.

Affrontare le difficoltà con una mentalità proattiva ti permette di trovare soluzioni innovative e di crescere come individuo.

La vita è piena di incertezze, ma la tua capacità di navigarle con coraggio e determinazione definisce il tuo percorso.
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👉🏻 Il Potere del Cambiamento Consapevole

Quando ti assumi la responsabilità della tua vita, inizi a vedere le possibilità invece dei problemi.

Ogni decisione consapevole che prendi ti avvicina di un passo alla vita che desideri.

Questo cambiamento di prospettiva è essenziale per passare da uno stato di vittimismo a uno di creatività e autonomia.
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👉🏻 Crescere attraverso l’Esperienza

Ogni esperienza, positiva o negativa, è un’opportunità di apprendimento.

 Quando accetti la responsabilità delle tue azioni, impari dai tuoi errori e acquisisci nuove competenze.

Questo processo di crescita ti rende più forte e più preparato ad affrontare le sfide future.
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Conclusione

La responsabilità è la chiave del potere personale. Accettare e abbracciare questa responsabilità ti permette di vivere una vita piena e significativa.

Non temere gli ostacoli e le difficoltà: affrontali con coraggio e determinazione, sapendo che ogni piccolo passo avanti è una conquista.

Prendendo il controllo della tua vita, scoprirai il vero potere della responsabilità e la libertà di creare il tuo destino.
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Siamo tutti il risultato del nostro passato, delle esperienze vissute in famiglia, con gli amici, a scuola, al lavoro e nelle relazioni.

Tuttavia, non dobbiamo limitarci a essere solo la conseguenza di ciò che è stato, ma possiamo scegliere di diventare ciò che meritiamo di essere.

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Il legame tra dolori ed emozioni

il legame tra dolori ed emozioni

Il legame tra dolori ed emozioni

Spesso ci capita di avere dei dolori che non solo non sappiamo da dove sono arrivati, ma che non vanno via più, si cronicizzano.

La psicologa Susanne Babbel, specializzata in traumi e depressione, dice che, attraverso la rivista Psychology Today, che alcuni studi hanno dimostrato che i dolori non sono solo di origine traumatica dovuti a qualche lesione fisica, ma anche di origine emotiva.

Questo vuol dire che, quando compare un dolore e diventa cronico, bisogna lavorarci anche a livello emotivo, perché la nostra mente, durante eventi negativi della nostra vita che non abbiamo risolto, ha somatizzato nel corpo l’emozione che è scaturita da quell’evento.

Qui di seguito possiamo trovare quello che la Dottoressa Babbel ha spiegato.

Mal di testa
Il mal di testa limita il processo decisionale e questo vi causa ansia e stress. Forse vi capita di essere colti da emicrania proprio quando state per prendere una decisione. A questo punto è il momento di dedicarci al relax e a qualche attività piacevole che possa alleviare la tensione.

Mal di denti
Forse le altre persone attorno a voi stanno prendendo delle decisioni che non tollerate e che potrebbero essere contrarie al vostro modo di pensare. Sarebbe meglio discuterne e chiarire.

Dolore al collo/cervicale
Il dolore al collo è indice di difficoltà a perdonare noi stessi e gli altri. Dovremmo provare a provare maggiore empatia e affetto sia per noi che per gli altri. Così perdonare sarà più semplice.

Dolore alle spalle
Significa che sulle vostre spalle state trasportando un grande carico emotivo. Provate a concentrarvi meglio per risolvere i vostri problemi uno alla volta e anche a condividere questo peso con le altre persone che avete a fianco nella vita.

Dolore alla parte alta della schiena
Il dolore nella parte superiore della schiena indica che avete bisogno di un supporto emotivo. Forse avete l’impressione che nessuno vi voglia bene. Cogliete l’occasione per incontrare persone nuove, ma soprattutto esprimete liberamente ciò che provate.

Dolore alla parte bassa della schiena
Questa zona è collegata alle finanze. Indica una certa preoccupazione per il denaro, un po’ scarso in questo momento, ma anche una sensazione di vuoto emotivo. C’è bisogno di pianificare meglio le proprie risorse economiche, magari con l’aiuto di un esperto, oppure di chiedere un aumento. Non abbiate paura a chiedere aiuto.

Dolore ai gomiti
Chi prova dolore in questa zona ha difficoltà a accogliere il cambiamento e resiste ad esso. Se si prova un senso di rigidità è probabile che si abbia un atteggiamento rigido nella propria vita. Forse è il momento di osare e di muoversi verso le novità o almeno di liberarsi per provare nuove strade.

Dolore alle mani
Con le mani ci si connette alle persone. Un dolore in questa zona indica che la persona si sta isolando troppo e si è in uno stato di solitudine. Proviamo ad aprirci agli altri e a dare loro una mano nel momento del bisogno.

Dolore allo stomaco
Abbiamo mal di stomaco quando non abbiamo digerito un pasto, ma anche quando non abbiamo digerito una situazione spiacevole della nostra vita che proprio non ci è andata giù. Un percorso per la gestione della rabbia è una soluzione efficace al problema.

Dolore alle anche/fianchi
Il dolore all’anca e ai fianchi può essere un segno di resistenza al cambiamento e al movimento. Può anche indicare una eccessiva timore nel prendere decisioni. Forse in questo momento avete bisogno di supporto per affrontare meglio la vita.

Dolore al coccige/osso sacro
Forse in questo momento avete una questione importante da affrontare che state rimandando in continuazione. Meglio esaminarla fino in fondo e andare alla ricerca della soluzione. Non potete restare seduti sugli allori, è ora di muovervi!

Dolore alle ginocchia
Questo dolore ha diversi significati: indica che non siamo pronti a piegarci per andare incontro alle esigenze degli altri e che non riusciamo ad accettare le cose per come sono mentre invece dovremmo imparare a farlo. Inoltre è manifestazione di un grande ego. Bisogna ricordare che siamo tutti esseri umani, con le nostre imperfezioni e peculiarità e che è necessario essere umili.

Dolore alla caviglia
Ci stiamo privando del piacere. Non ci concediamo mai un momento di puro svago e di divertimento. Dovremmo imparare ad essere molto più indulgenti con noi stessi.

Dolore ai piedi
Il mal di piedi potrebbe essere legato ad uno stato di depressione. Per scoprirlo dobbiamo impegnarci ad analizzare meglio noi stessi e le nostre emozioni. La mindfulness è un ottimo aiuto per uscire da questo stato.

Alluce valgo
Il nostro alluce ci sta dicendo che non stiamo vivendo con felicità le esperienze della vita. L’ideale sarebbe intraprendere un percorso di consapevolezza emozionale.

Questo è un pratico esempio di come possiamo influire attivamente sull’andamento della nostra giornata e sulle nostre emozionie, ma se vuoi approfondire meglio su COME AUMENTARE LE TUE ENERGIE, SENZA FARTI TRASCINARE IN BASSO DA SCHEMI NEGATIVI, allora non esitare a contattarmi, CLICCA QUI

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I BENEFICI DELLA MEDITAZIONE – Corpo e Salute

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Che ci crediate o no, esistono oltre 3.000 studi scientifici sui benefici della meditazione. Alcuni degli studi hanno indicato che meditare anche solo 10 minuti al giorno per un paio di settimane è già sufficiente per iniziare a sperimentare i benefici di questa pratica.

I benefici della meditazione toccano tutti gli ambiti della persona che la Scienza li ha suddivisi i 5 grandi categorie.

Oggi tratteremo CORPO e SALUTE.

I BENEFICI DELLA MEDITAZIONE – Corpo e Salute

La Meditazione riduce il rischio di malattie cardiache e ictus

Le malattie cardiache mietono più vittime rispetto a qualsiasi altra patologia.

In uno studio pubblicato alla fine del 2012, a un gruppo di oltre 200 individui ad alto rischio è stato chiesto di partecipare ad 2 iniziative:

  1. una lezione che promuovevano esercizio fisico e dieta più sana
  2. prendere parte ad un corso di meditazione trascendentale

Nel corso dei 5 anni successivi i ricercatori di guesti gruppi hanno scoperto che coloro che hanno frequentato il corso di meditazione hanno registrato una riduzione del 48% del loro rischio di infarto, ictus e morte.

È stato rilevato come la meditazione abbia “significativamente ridotto il rischio di mortalità, infarto miocardico e ictus nei pazienti con malattia coronarica. Questi cambiamenti sono stati associati a pressione sanguigna più bassa e fattori di stress psicosociali”.

Altre ricerche nello stesso campo hanno portato a conclusioni simili.

La meditazione e la preghiera meditativa contribuiscono a lenire i sintomi della menopausa e della sindrome premestruale

Questa è la conclusione di oltre 20 studi di controllo tratti da PubMed, PsycInfo, e i Cochrane Databases, che hanno coinvolto diverse tecniche di meditazione, preghiera meditativa, yoga e risposta di rilassamento.

Apprendere la meditazione è utile per i pazienti con diagnosi di fibromialgia

In uno studio pubblicato su PubMed, 11 partecipanti che hanno sofferto di fibromialgia sono stati sottoposti a una formazione di meditazione della durata di 8 settimane.

Come risultato, i ricercatori hanno riscontrato un miglioramento significativo dello stato di salute generale dei partecipanti e dei sintomi di rigidità, ansia e depressione.

Miglioramenti significativi sono stati osservati anche nel numero riportato di giorni in cui i partecipanti si sentivano bene e non erano costretti a saltare il lavoro a causa della fibromialgia.

Praticare la meditazione aiuta a prevenire l’asma, l’artrite reumatoide e le malattie infiammatorie intestinali

In una ricerca condotta da un gruppo di neuroscienziati della University of Wisconsin-Madison, due gruppi di persone sono stati esposti a diversi metodi di controllo dello stress.

Alcuni di loro hanno ricevuto una formazione di meditazione, mentre l’altro gruppo ha affrontato una terapia che comprendeva l’educazione alimentare, l’esercizio fisico e la musica.

Lo studio ha concluso che la meditazione era risultata più efficace nell’alleviare i sintomi infiammatori rispetto ad altre attività promotrici del benessere.

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LA STRADA DELLA FIDUCIA

È una premessa, un punto di partenza, l’inizio del futuro. Dare fiducia non è una delega, è un progetto di cui ci si assume la piena responsabilità. Un investimento cosciente, impegnativo, da coltivare.La fiducia è creativa, apre la vita, genera speranza, legami, coesione. È il terreno per lo sviluppo umano, il tessuto invisibile di una società sana. Uno speciale a tante voci, buddiste e non, per raccontare da diverse angolazioni qual è la posta in gioco.

LA STRADA DELLA FIDUCIA

Meno di un quarto degli italiani pensa che gran parte della gente sia degna di fiducia e più di quattro italiani
su cinque che «bisogna stare molto attenti». (dati istat 2019)
La fiducia è un orientamento individuale, che però ha conseguenze che vanno ben al di là della sfera individuale. La fiducia è quello che tiene insieme le nostre società.
Il leader Buddista Daisaku Ikeda scrive: «Il primo passo nella vita è credere; tutto parte da questo. Allo stesso modo, nessuna società può esistere senza legami di fiducia».( tratto da: Daisaku Ikeda, La saggezza del Sutra del Loto, vol. 1, Mondadori, 2005, p. 158.)

E poi cita Josè Ortega y Gasset: «Le nostre credenze costituiscono la base della nostra esistenza, il terreno sul quale si dispiega la vita umana». E quindi, quando perdiamo la fiducia o siamo traditi, è come se ci mancasse la terra sotto i piedi. Si restringe il nostro universo e interagire con gli altri diventa più difficile.

La strada della fiducia

È forse per questo che Dante confina nel girone più profondo dell’inferno i traditori, perché chi tradisce la fiducia ci destabilizza e mina le basi della convivenza civile. Cosa può esserci di più grave? La diffidenza è come un virus. Si diffonde velocemente da un cuore all’altro. E si alimenta facilmente tra cuori feriti: quando la nostra fiducia negli altri o nelle istituzioni viene tradita, siamo confortati/e da chi a sua volta diffida. Ed è difficile da curare, impossibile se non riconosciamo di essere malati/e.Tutti e tutte vorremmo vivere in un mondo in cui fosse possibile non dover chiudere la porta di casa.

C’è qualcosa che possiamo fare per costruire un tale mondo?


C’è qualcosa che possiamo fare per contrastare le forze che invece seminano sfiducia?

Riconoscere il “divino” in ogni essere umano è la sorgente del rispetto e della fiducia. È il modo con cui le religioni promuovono la cooperazione tra le persone e la pace.

È la base della pratica e del comportamento umano.

Una fiducia che deriva semplicemente dalle somme che tiriamo sulle nostre esperienze passate è una fiducia
passiva. Ma la fiducia può anche essere attiva.

La fiducia è una cosa che si accumula man mano che si vive. Potete cominciare a svilupparla affrontando qualche piccola sfida nella vostra vita. Ad esempio, se avete l’abitudine di dormire troppo, sforzatevi di alzarvi cin-que minuti prima ogni giorno: sarebbe già un grande risultato.

Questa è la rivoluzione umana; fate che sia la vostra fonte di fiducia. Sfidatevi in qualcosa, non importa cosa. E se nessuno si congratula con voi o vi apprezza, allora fatelo voi: 《Hai fatto bene!》, 《I tuoi sforzi si vedono!》.

LA strada della fiducia

Ricordate che dovete essere voi i migliori amici e alleati di voi stessi.

Naturalmente, non potete sperare di aumentare la fiducia in voi stessi se lasciate che siano gli altri a fare tutto o se non trovate una sfida in cui impegnarvi. La fiducia si costruisce esercitandosi con tutto il cuore. In altre parole, vi sforzate di fare del vostro meglio in ogni cosa, acquisterete abbastanza fiducia da perseverare nei vostri scopi e raggiungere qualsiasi obiettivo.

A sua volta, ciò alimenterà la fiducia. È un processo continuo: credere in se stessi qualsiasi cosa accada e continuare a sfidarsi.

La società è piena di chiacchiere superficiali, le persone si interessano solo di cose banali. È come quando il vento soffia e crea delle onde sulla superficie dell’acqua.Ma non lasciate che eventi superficiali e transitori vi influenzino.

È l’investimento che facciamo e che curiamo passo per passo. La fiducia – quando è attiva – confina e si fonde con la determinazione. Una determinazione non arbitraria, ma basata su una visione della vita più ampia.

Innumerevoli altri uomini e donne hanno percorso una rotta simile. Persone che noi ricordiamo anche se sono state messe in croce dai loro contemporanei. La sorgente di persone di questo tipo non si esaurirà mai. Perché l’avidità e l’animalità hanno bisogno di una causa esterna, di una decisione interiore.

LA STRADA DELLA FIDUCIA – ( tratto da Buddismo & Società 212 )

la strada della fiducia

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LA STRADA DELLA FIDUCIA